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editor Fabio Bonacina

27384 news from 8/3/2003

Era finita, con molte altre norme ancora in vigore, nel provvedimento di semplificazione voluto dal ministro Roberto Calderoli il 22 dicembre. Oggi l’entrata in vigore della legge di conversione, opportunamente “ripulita”

È vero che Italia e San Marino stanno lavorando per aggiornare la vecchia Convenzione postale. Ma, fino a quando un nuovo testo non sarà perfezionato, resta in vigore quanto previsto dal regio decreto legge 2.604, datato 31 ottobre 1923.

Fin qui, il diritto. Che rischiava di venire stravolto se l’attuale Parlamento italiano avesse trasformato in legge nella sua versione originale il dl n°200 “Misure urgenti in materia di semplificazione normativa”, varato il 22 dicembre scorso e pubblicato lo stesso giorno nella “Gazzetta ufficiale”.

Il decreto originario di pulizia, sottoscritto anche dal ministro alla partita Roberto Calderoli, riguarda 28.889 provvedimenti sui quali stava calando il colpo di spugna definitivo. “Atti primari -furono definiti dall’ufficio legislativo che fa capo al dicastero- di incerta o dubbia vigenza, che comunque è utile abrogare (o ri-abrogare) espressamente”.

Ad un più attento esame, sono emersi i problemi. Come, alla Camera, ha fatto notare il Comitato per la legislazione: l’elenco “reca un numero elevatissimo di atti normativi il cui titolo e gli estremi di pubblicazione sono citati in modo impreciso o incompleto”. Dal canto suo, la commissione giustizia ha avvertito che l’abrogazione “potrebbe comportare un vuoto normativo”, mentre la commissione affari esteri e comunitari suggeriva di aggiungere la postilla “sono altresì fatti salvi gli obblighi internazionali assunti dall’Italia non ancora estinti”. La commissione trasporti, poste e telecomunicazioni aveva dato, invece, il proprio benestare.

Gli esperti hanno individuato diverse norme ancora in vigore e necessarie, nonostante il velo di polvere che si è posato sopra. Per questo è stata necessaria un’ulteriore verifica. Il provvedimento, opportunamente rivisto, ha ottenuto il via libera da parte di Camera e Senato; ieri è stato pubblicato in “Gazzetta ufficiale”, ed oggi è entrato in vigore. Per maggior sicurezza, prevede due tempi: entro il 30 giugno il ministro dovrà presentare alle Camere “una relazione motivata concernente l’impatto delle abrogazioni previste... con riferimento ai diversi settori di competenza dei singoli ministeri”; le disposizioni individuate, tuttavia, saranno o resteranno abrogate dal 16 dicembre.

Tra gli atti salvati, in compagnia di numerosi ancora più importanti, figura il regio decreto riguardante la Convenzione postale con San Marino.

I parlamentari italiani hanno “salvato” la Convenzione inerente il servizio postale con San Marino (qui il foglietto del 2007 per i quattro secoli del postiglione)
I parlamentari italiani hanno “salvato” la Convenzione inerente il servizio postale con San Marino (qui il foglietto del 2007 per i quattro secoli del postiglione)



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