Le premesse per una mostra di livello ci sono tutte. A cominciare dal punto di partenza, ossia il secolo e mezzo trascorso dalla serie dei “testoni”, creata da Tommaso Aloysio Juvara.
Dal 18 al 21 giugno Palermo ospiterà “Sicilia 2009”, la manifestazione promossa dall’Unione filatelica siciliana con il supporto della Fondazione Banco di Sicilia.
“Abbiamo previsto -anticipa in questa intervista a «Vaccari news» il presidente dell’Ufs, Nino Aquila- il convegno commerciale e soprattutto una mostra di venti-venticinque collezioni, tutte dedicate alla storia postale ottocentesca dell’isola”.
In più, la sede, cioè l’ex Deposito locomotive Sant’Erasmo, ubicato in via Messina Marine, offrirà un percorso con le incisioni d’arte originali che Tommaso Juvara ha lasciato. “In questo caso non si tratta dei francobolli, ma degli altri lavori, perché è stato un autore poliedrico”. Un’ulteriore area, intitolata “1800 Dalla diligenza alla locomotiva”, riguarderà le pittografie, un metodo particolare di stampa delle immagini fotografiche che dà una sensazione di carta antica.
Quattro i libri tenuti a battesimo. Lo stesso Nino Aquila firma “Storia ed arte nella collezione filatelica della Fondazione Banco di Sicilia” e poi, con Francesco Orlando, “I timbri del nuovo re 1861-1863”. In più si aggiunge il lavoro di Paolo Vaccari “Sicilia 1859 - Tavole comparative dei francobolli”, inserito nella collana “Studi di filatelia”. Verrà illustrata, infine, la ricerca di Gaetano Gatto e Giuseppe Antonio Natoli “1859-1860 Storia postale dei francobolli di Sicilia”, già presentata a Milano il 12 novembre, ma che non ha avuto ancora un momento formale a Palermo.
“Il programma -prosegue Nino Aquila- non si ferma qui. Stiamo lavorando ad una tavola rotonda presso la Società siciliana per la storia patria, alla quale interverranno esperti d’arte per confrontarsi su «Tommaso Aloysio Juvara e gli incisori del XIX secolo», e non mancheranno altre iniziative, come le visite al territorio. L’augurio è che un buon numero di appassionati approfitti dell’occasione per godere dei monumenti e della città; nel mese di giugno sono particolarmente attraenti”.
Naturalmente, ci sarà la sottolineatura dentellata: si tratta di un 60 centesimi celebrativo, spostato al 18 giugno per farne coincidere l’uscita con la manifestazione.