Gli addetti ai lavori la chiamano con il più sbrigativo termine di “Giunta d’arte”. In realtà, il nome formale è Commissione per lo studio e l’elaborazione delle carte valori postali. Ora sottoposta ad un aggiornamento.
La modifica più vistosa è, naturalmente, di origine politica: il cambio del consigliere del ministro. Nicola Burdiat, che fa riferimento a Claudio Scajola, ha sostituito Stefano Gabbuti, scelto dall’allora responsabile Paolo Gentiloni. Un’altra “new entry”, già preannunciata dal sottosegretario Paolo Romani, è Antimo Prosperi.
Il presidente resta Antonio Catricalà, al tempo stesso a capo dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato. I componenti di diritto sono: il capo di gabinetto del ministero dell’Economia e delle finanze Vincenzo Fortunato; il direttore generale per la regolamentazione del settore postale Mario Fiorentino; il capo della direzione VI del dipartimento del tesoro al ministero dell’Economia e finanze Antimo Prosperi; il responsabile per la filatelia di Poste italiane Marisa Giannini; il responsabile dell’Officina carte valori dell’Istituto poligrafico e zecca dello stato Giuseppe Ghisa; il consigliere del ministro per il settore delle cartevalori postali e per le politiche filateliche Nicola Burdiat. A livello di esperti figurano: Alessia Cellitti, Paolo Coluzzi, Luigi Fiorentino, Giovanni Magnera, Renato Russo e Fabio Santoro.
Il gruppo di lavoro, precisano dal ministero allo Sviluppo economico, da cui ora dipende, “esprime parere sull’immagine da raffigurare sui francobolli, manifestando le proprie valutazioni in merito alle caratteristiche tecniche e all’aspetto grafico”.