È vero che l’utente paga 4 centesimi a plico, ma è anche vero che sarà poi lo Stato a rimborsare la differenza (70 milioni solo nel 2008). E, in ogni caso, il bassissimo importo non giustifica i disservizi che sarebbero stati individuati.
A denunciare la vicenda è la lista che sostiene Antonio Bresciani alla carica di presidente della Provincia di Pesaro e Urbino. “Alle ultimissime battute della campagna elettorale -precisano i diretti interessati- abbiamo ancora avuto modo di constatare che per qualche misterioso arcano i fascicoli elettorali della Lista civica provinciale Bresciani -spediti usufruendo un regolare servizio delle Poste e indirizzati alle famiglie da distribuire nella città di Pesaro- non sono stati recapitati nei collegi elettorali IV e V corrispondenti ai quartieri: Montegranaro, Muraglia, Villa Fastigi e Villa San Martino”.
Quindi, la formazione politica “ha presentato formale protesta alle Poste, in seguito a una verifica telefonica fatta su un campione di 200 famiglie dei quartieri sopra elencati che hanno testimoniato la mancata consegna, riservandosi di procedere in altra sede per arrivare a capire come mai il materiale, consegnato il 22 maggio, non sia mai giunto a destinazione né si sappia dove sia finito”. Viene alquanto spontaneo -prosegue la nota- “domandarsi come sia possibile «smarrire» un quantitativo così ingente di materiale (circa 4mila fascicoli), come non se ne sappia più nulla dal momento in cui è stato controllato e regolarmente affidato alle cure degli addetti delle Poste”.
Dalla società di recapito, contattata da “Vaccari news”, non è giunta alcuna replica.