Non si tratta di uno spettacolare risultato d’asta; la cifra, 27 miliardi, rappresenta il giro d’affari 2008 che c’è dietro al francobollo da 60 centesimi, disponibile negli uffici postali dal 2 maggio. È il commemorativo che ricorda il secolo della Camera di commercio italiana per la Svizzera, presentato formalmente oggi a Zurigo dal ministro per lo Sviluppo economico Claudio Scajola. “Con 27 miliardi di interscambio commerciale -ha detto- siamo i secondi partner della Svizzera, dietro solo alla Germania e davanti alla Francia. Puntiamo a rafforzare ulteriormente i legami con la Confederazione Elvetica, anche grazie alla presenza di soggetti importanti come la Camera di commercio italiana per la Svizzera con i suoi 800 soci e la sua significativa attività di promozione e lotta alla contraffazione dei prodotti italiani”. “I francobolli -ha aggiunto- sono manifesti in miniatura di una nazione, il cui compito -al di là del semplice assolvimento di una tassa postale- è anche quello di presentare all’esterno ciò che di meglio il Paese può offrire”. Il rappresentante del Governo ha incontrato, inoltre, il consigliere federale all’Economia Doris Leuthard. Al centro dei colloqui, le prospettive dell’interscambio bilaterale, che si concentra principalmente nei settori dei medicinali e preparati farmaceutici, nel comparto tessile e degli articoli di abbigliamento. L’energia elettrica, in termini percentuali, è la terza voce di import italiano.
Dietro al francobollo, ci sono 27 miliardi
11 Giu 2009 23:01 - ITALIAN ISSUES
Il ministro Claudio Scajola, nella sua giornata zurighese, ha presentato il 60 centesimi dedicato al centenario della Camera di commercio italiana per la Svizzera
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