Non solo il mare. I collezionisti che si trovano in vacanza in Liguria hanno un luogo curioso da visitare. È il Museo del sigillo, che anche questo mese osserva l’orario abituale: martedì 16-19, da mercoledì a domenica 10-12 e 16-19, lunedì e Ferragosto chiuso (biglietti 3,00 e 2,00 euro).
Ospitato alla Spezia presso la palazzina delle Arti di via Prione 236, si basa sulla trentennale collezione di Lilian e Euro Capellini.
Nelle tre sale scorrono centinaia di matrici, realizzate nei più diversi materiali, dal marmo al metallo, dall’avorio all’argento, semplici o impreziosite da gemme. E delle più stravaganti fogge: richiamano un piede o un sandalo, hanno l’impugnatura a forma di teschio, gufo o statua antica, si ispirano al periodo napoleonico o al Liberty, sono firmati Peter Carl Fabergé o René Lalique.
Il primo ambiente sintetizza la storia del sigillo, dalle origini (i pezzi più antichi risalgono al IV millennio avanti Cristo) al XX secolo; il secondo propone una selezione proveniente dalle grandi famiglie nobili d’Europa mentre l’ultimo si concentra su quanto originato in Oriente.
Tre gli scopi: salvaguardare la segretezza del messaggio, segnare la proprietà degli oggetti sui quali l’impronta -in argilla, cera, ceralacca o inchiostro- veniva apposta, garantire la validità dell’atto, che magari poteva avere carattere diplomatico o giuridico. Tanto che erano previste pene contro quanti li falsificavano: nella Repubblica di Genova, per dire, la condanna era il remo a vita.
Naturalmente più recenti sono le impronte applicate sulle lettere; in genere offrono monogrammi, stemmi o disegni di fantasia.
Accanto ai fini pratici, quelli più curiosi. Secondo il tempo ed il gusto, il sigillo poteva rapidamente trasformarsi in coltello, penna o matita, cucchiaio per la ceralacca, ma anche in stuzzicadenti o... utilissimo snocciola pinoli. Altri, ancora, offrono un vano per conservare fiammiferi o francobolli.
In maniera anomala, il percorso offre pochi testi esplicativi fissati a teche e pareti; occorre chiedere la documentazione, prestata gratuitamente, all’ingresso.