Si chiama “Junior 3” il progetto con cui la Federazione fra le società filateliche italiane accoglierà i giovanissimi ad “Italia 2009”. In base ai dati attuali saranno quasi seicento, distribuiti nelle cinque giornate e provenienti da Roma e dintorni ma anche da Avezzano (L’Aquila), Campobasso, Forlì, Massafra (Taranto), Montevarchi (Arezzo), Roseto degli Abruzzi (Teramo), Sassuolo (Modena), Vasto (Chieti) ed altre località.
Grazie alla collaborazione di otto sponsor (Abafil, Bolaffi Cif-Unificato, Coll.it, Filagenzia-De Rosa, Filarte, Filosathelia, Marini, Philatelia Fischer e Vaccari), anche questa volta verrà riproposta la caccia al tesoro. I partecipanti dovranno rispondere a cinque domande che richiamano altrettante collezioni esposte, e poi potranno visitare gli stand delle aziende coinvolte dove otterranno omaggi e la timbratura del modulo loro consegnato. Quest’ultimo, una volta completato con tutti i dati, dovrà essere consegnato all’area giovani, che si trova nella tensostruttura esterna, in cambio di un ulteriore regalo.
“Non bisogna dimenticare -aggiunge a «Vaccari news» il presidente federale, Piero Macrelli- il prezioso supporto di Poste italiane, molto sensibile sul fronte della promozione. So che ha fatto stampare una pubblicazione, e poi contribuirà con le attrezzature e l’allestimento, con i puzzle ed altro materiale. Per i pullman, le scuole hanno ottenuto un congruo sostegno da parte nostra, ma anche Poste ha partecipato”.
Cosa faranno i bambini, una volta giunti? “Come sempre -aggiunge la delegata per il «Progetto scuola», Mariagrazia De Ros- ci sarà il mio contatto diretto con i ragazzi. Ho aggiornato le presentazioni al pc sull’origine e la storia del francobollo e sul francobollo stesso. In più, proporrò giochi e quiz semplici, che si avvalgono sempre del computer. Le attività, insomma, saranno simili a quanto realizzato nelle ultime edizioni di «Romafil» e «Milanofil», cercando di migliorare”. Mariagrazia De Ros sarà aiutata da diversi volontari, almeno cinque o sei per turno.
A differenza del passato, non ci sarà la collezione tematica da 48 fogli di Luciano Calenda. È stata trasformata in un libricino. Ogni scolaro ed ogni insegnante che si è prenotato ne ha già ricevuta una copia; inoltre, è stato consegnato loro un certo numero di bollettini numero due, così gli adulti sapranno in anticipo cosa li aspetta alla manifestazione e potranno orientarsi.
“L’esperienza di «Romafil» nel 2008 -prosegue Mariagrazia De Ros- si è rivelata assolutamente sperimentale, ma è andato tutto per il meglio. A Milano è stata senz’altro positiva. Dico con orgoglio che ha entusiasmato Pedro Vaz Pereira, allora presidente della Fepa: ha voluto la documentazione su quanto prodotto per darne notizia nella rivista della sua associazione. Da iniziative come questa non è che uno possa aspettarsi chissà che. Ho preparato un fascicoletto con alcuni dati sul «Progetto scuola» federale da consegnare ai docenti accompagnatori, con l’invito a richiedermi materiale (su cd) da usare nelle loro classi, in modo che l’esperienza romana abbia un seguito”.
“Le scuole venute l’anno scorso -sottolinea Piero Macrelli- sono tornate; c’è molto entusiasmo tra alunni e docenti; in tanti hanno apprezzato il lavoro fatto”.
Contemporaneamente, rilancia. “Nel 2009 -conclude- sono dieci anni che abbiamo avviato le esperienze nelle classi. Finora non abbiamo mai spinto affinché emergessero degli espositori; ora è il momento. Dedicheremo la prossima stagione proprio alla filatelia giovanile, per riuscire ad avere ragazzini che riescano ad esporre al Campionato cadetti. È difficile, ma ci proveremo”.