I predecessori erano stati più rapidi, ma il ministro Claudio Scajola -assicurano i bene informati- ha voluto esaminare personalmente voce a voce e, avendo un superdicastero, il tempo è passato. In ogni caso, a due mesi dalla fine dell’anno, i filatelisti sanno già, grosso modo, cosa li aspetta per la stagione successiva. Con diverse conferme, alcune novità e qualche eccezione. Come per lo scrittore Leonardo Sciascia, l’unico fra i personaggi citati a non essere legato ad un anniversario tondo, essendo nato nel 1921 e scomparso nel 1989.
Pochissimi i déjà vu, come è il caso dell’Alfa Romeo. È vero, si avvicina al secolo, ma due mezzi della prestigiosa casa sono comparsi nella serie “Costruzioni automobilistiche” il 10 marzo 1984 (450 lire con l’“Alfa 33”) e il 4 luglio 1986 (450 lire con l’“Ar 8 turbo”), e persino il 60 centesimi dedicato alla “Mille miglia” del 14 maggio 2009 offre un’auto, la “6C 1500 Gran sport”, proveniente dalla medesima scuderia. Un altro ritorno è per il Caravaggio, già citato tra i dentelli italiani il 25 novembre 1960 (25 lire a tre secoli e mezzo dalla morte), il 28 settembre 1973 (25 lire nel quarto centenario della nascita) e il 29 aprile 1975 (100 lire “Europa Cept” con la “Flagellazione”). Pure per i garibaldini partiti da Quarto si tratta di una replica: lo scoglio figura, ad esempio, nell’1,75+0,25 lire del 6 aprile 1932 (replicato con testi per le Colonie e il Dodecaneso) emesso nel mezzo secolo dalla scomparsa del generale, mentre la missione è ripresa nel centenario, il 5 maggio 1960, con i tagli da 15, 25 e 60 lire. Recuperata anche la Sindone, oggetto del 220 lire uscito l’8 settembre 1978 e dell’800 lire datato 18 aprile 1998.
Torna pure il francobollo benefico, ancora una volta per raccogliere fondi in favore del tumore al seno. Sarebbe il terzo, dopo il 41+21 centesimi del 2 marzo 2002 con Elena di Savoia e il 60+30 dell’8 marzo 2006 per il 28° Congresso internazionale di medicina del lavoro. A quando un intervento diverso, magari per il cancro alla prostata?
Tra le sorprese, l’ingrandimento della turistica, che passa da quattro a cinque esemplari, per accogliere uno storico manifesto dell’Enit. Più importante è l’altra modifica: dopo anni di discussione e di conclusioni in un senso o nell’altro, il valore per le isole non è più inteso come obbligatoriamente collegato a Sardegna e Sicilia (scelta che ha sbilanciato il progetto in favore di queste due regioni), tanto è vero che vengono citate le pugliesi Tremiti.
Curioso -ma bisognerà vedere come sarà interpretato- è il ricordo per le Olimpiadi di Roma del 1960, mentre appare collegato al terremoto l’omaggio all’arte romanica d’Abruzzo. Si presterebbe ad una congiunta con la Svizzera il ricordo per la Ferrovia retica che, passando dal Bernina, raggiunge Tirano.
Le novità non mancano nemmeno per le cosiddette serie ordinarie tematiche: ne arriva una nuova, riguardante “Parchi, giardini ed orti botanici”, ma scompaiono “Le moto” (ferma a due 60 centesimi, uno uscito il 31 maggio 2008 e l’altro il 6 giugno 2009) e “I maestri italiani del Novecento” (la cui unica tappa ha debuttato oggi). Inoltre, raddoppia, tornando ai fasti degli anni Ottanta, quella per “Il folclore”.
Nella serie “Le istituzioni” si spalancano le porte alle Autorità garanti, cominciando dall’Antitrust. La stessa che il 19 ottobre scorso ha aperto un’altra istruttoria contro Poste italiane, la società che, in base al contratto di programma, dovrà sostenere “i costi di progettazione e di stampa delle carte valori postali”, quelli per il saluto all’Agcm compresi. Si apre un pericoloso varco ricordando la Provincia di Milano nel secolo e mezzo dall’istituzione. D’altra parte, già quella di Caserta, nel... sessantesimo, è stata protagonista di un 45 centesimi il 5 dicembre 2005.