Le congiunte, un’occasione per promuovere il collezionismo all’interno dei Paesi coinvolti. A condizione di assicurare una corretta distribuzione del materiale emesso. Ad esempio, mettendo -come succedeva un tempo- in libera vendita agli sportelli filatelici anche le produzioni della controparte. Esattamente quello che non è avvenuto con l’iniziativa italo-bulgara dell’ottobre scorso per i 130 anni dei rapporti diplomatici bilaterali. Già i due foglietti sono usciti in date separate (Sofia era pronta il 15 ottobre e Roma il 22) e quello del Paese balcanico ha registrato qualche traversia durante “Italia 2009”. Causando motivi di malumore tra gli appassionati. Ora il suo prezzo si è stabilizzato attorno ai 6,00-7,00 euro all’ingrosso e a 10,00 al dettaglio. Ancora più rilevante è la busta postale che, sempre la Bulgaria, ha immesso sul mercato alla chetichella nello stesso giorno del blocco. Pur caratterizzata da una richiesta più modesta in quanto intero, oggi è trattata a 20,00 euro, contro un prezzo di vendita alla fonte che si aggira -precisano a “Vaccari news” da Sofia- sui 60 centesimi.
Congiunta italo-bulgara, busta a 20,00 euro
15 Dic 2009 18:10 - NEWS FROM ITALY
Accanto al foglietto, il cui prezzo si è ormai stabilizzato sui 6,00-7,00 euro all’ingrosso e a 10,00 al dettaglio, si aggiunge l’intero postale