daily news magazine
editor Fabio Bonacina

27366 news from 8/3/2003

L’intervista di “Vaccari news” al figlio di Giorgio Perlasca, Franco, attuale presidente della Fondazione intitolata al “giusto fra le nazioni”

Franco Perlasca, intervistato da “Vaccari news”
Franco Perlasca, intervistato da “Vaccari news”

Che effetto fa essere il figlio di un “giusto fra le nazioni”? “Bello, direi. Non mi pesa assolutamente”, spiega in questa intervista a “Vaccari news” il cinquantaseienne Franco. Suo padre, Giorgio Perlasca, il 31 gennaio sarà protagonista del francobollo italiano da 60 centesimi.

“So benissimo -prosegue- che vengo chiamato non perché mi chiamo Franco Perlasca ma in quanto figlio di..., però non mi provoca problemi. Mio padre, purtroppo, l’ho riscoperto tardi, in pieno solo dopo la sua morte. Ho pensato che dovessi recuperare il tempo perso...”.

Come mai la nuova carta valore riprende la stessa istantanea impiegata da Tel Aviv dodici anni fa? “L’immagine risale al periodo ungherese (1943-1944); la data precisa non la conosco. Mentre per l’iniziativa israeliana non venni coinvolto, questa volta ho fornito una decina di foto, da cui ne hanno scelta una, per combinazione la stessa. Il francobollo mi piace, debbo dire che chi ha fatto il bozzetto, Maria Carmela Perrini, ha avuto la capacità di interpretare con pochi elementi l’infinito dramma della Shoah. Ha saputo, al tempo stesso, porre in risalto come una persona sola possa sempre fare qualcosa, se sceglie di non voltarsi dall’altra parte e non restare indifferente al dolore altrui. È la storia di Giorgio Perlasca, e pure quella degli altri «giusti»”.

“Anche basandomi sui colloqui avuti con l’Istituto poligrafico e zecca dello stato, avevo immaginato il francobollo con la foto in primo piano e nello sfondo la stilizzazione dell’albero piantato al Museo dell’Olocausto Yad Vashem. Debbo dire che la versione finale rende di più, rende più comprensibile al grande pubblico la drammaticità dell’intera vicenda”.

Perché la Fondazione che presiede? “L’esperienza è nata nel 1996 ed è stata rinnovata su basi giuridiche diverse sette anni dopo. Ha il compito di ricordare la figura ma soprattutto l’esempio di Giorgio Perlasca; poi volutamente si è «allargata» e ha puntato a ricordare -specie alle giovani generazioni, nelle scuole in maniera particolare- non solo Giorgio Perlasca ma insieme a lui le figure dei «giusti» che in qualsiasi periodo della storia sono esistite e si sono opposte al male, a rischio della propria vita. Per la Shoah, lo Yad Vashem ha riconosciuto come «giusti» oltre quattrocento nostri concittadini. Storie molte volte dimenticate, ma che partendo dalla più conosciuta, quella di Giorgio Perlasca stante la straordinarietà della vicenda in cui si finse console spagnolo salvando così almeno 5.200 ungheresi di religione ebraica, debbono essere riprese. Nella convinzione che ciascuno di noi, nella propria vita, deve essere un «giusto»”.

“Lo considero un po’ il testamento spirituale che mio padre ha lasciato a tutti noi e specie ai ragazzi”. “Vorrei -disse Giorgio Perlasca nel 1990 in un’intervista per «Mixer» a Giovanni Minoli- che i giovani si interessassero a questa mia storia unicamente per pensare, oltre a quello che è successo, a quello che potrebbe accadere e sapere opporsi, eventualmente, a violenze del genere”.

C’è chi -ed anche la nostra testata ha ripreso l’osservazione- ha espresso perplessità sulla scelta del 31 gennaio per emettere il francobollo, anche se è il centenario. Bastava anticipare l’uscita di quattro giorni per renderlo disponibile a quanti celebrano il “Giorno della Memoria”... “Prima -conclude Franco Perlasca- volevano farlo uscire il 29, venerdì. A Padova con il Comune organizziamo il 31 una serie di manifestazioni a ricordo, per questo abbiamo chiesto di posporlo a tale data. Anche il 27 era una circostanza buona; forse, però, si sarebbe un po’ persa nelle centinaia di iniziative già programmate da mesi, ed inserirla diventava molto difficile”.




Copyright © 2024 - 2003 Vaccari srl
tutti i diritti riservati
realizzato a partire dal mese di marzo 2003
registrazione Tribunale di Modena n.1854 del 4 dicembre 2007
direttore responsabile Fabio Bonacina
responsabile editoriale Valeria Vaccari
redazione e ufficio stampa Claudia Zanetti
Vaccari srl - Via M. Buonarroti, 46
41058 Vignola (MO) - Italy
Tel (+39) 059.77.12.51 - (+39) 059.76.41.06
Fax (+39) 059.760157
Cap.Soc. euro 100.000 i.v.
Registro delle Imprese di Modena n. 01917080366
P.IVA IT-01917080366
Il programma per la gestione di Vaccari news è stato appositamente creato e reso funzionante da fabioferrero.it.
Tutto il contenuto di questo sito, incluse le pagine html e le immagini, è protetto da copyright. In caso di pubblicazione e/o riferimenti si prega di citare sempre la fonte e di avvisare la redazione: info@vaccari.it
Vaccari srl non si ritiene responsabile di eventuali errori di collegamento nei link proposti, che vengono verificati solo all'atto dell'inserimento. Sarà gradita la comunicazione di eventuali cambiamenti per poter aggiornare i dati.