C’è chi pensa al Carnevale e chi, invece, è già proiettato per il giorno di Pasqua. Succede in Vaticano, che ha definito il francobollo per celebrare la Resurrezione. Ha un valore da 65 centesimi ed uscirà il 5 marzo, insieme all’omaggio per il santuario della Mentorella (quello con il 20 centesimi di sovrapprezzo in favore di Haiti) e alla serie dedicata a Sandro Botticelli. La scelta per la vignetta è caduta sul particolare di un sarcofago della metà del IV secolo, custodito presso il Museo pio cristiano all’interno dei Musei vaticani; secondo gli iconografi, si tratta del simbolo più antico della Pasqua, definito “anàstasis” (in greco vuol dire “risurrezione”). Rappresenta la croce e il monogramma che richiama il nome di Cristo (in greco “Px”, equivalente a “Cr”), questo coronato di gloria e affiancato dalle colombe, simbolo dei fedeli. Nella parte bassa dell’immagine vi sono i soldati: secondo Matteo, tremarono all’annuncio che Gesù fosse resuscitato. “È come un vessillo trionfale, in cui i primi cristiani sintetizzarono il mistero della Pasqua e della Risurrezione”. Il francobollo, calcografico, è in fogli da dieci ed è prodotto in mezzo milione di pezzi. Secondo gli attuali orientamenti dell’Ufficio filatelico e numismatico, il tributo vuole diventare un appuntamento annuale fisso. Non come nel 1969, quando l’iniziativa -concretizzata il 6 marzo attraverso tre francobolli da 20, 90 e 180 lire (il soggetto era unico, il particolare della “Resurrezione” firmata dal Beato Angelico)- rimase senza seguito.
Oltre Tevere è già Pasqua
09 Feb 2010 14:26 - VATICAN
Dopo quarantuno anni, ritorna l’augurio dentellato per la Resurrezione
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