Ancora un paio di settimane, e poi esperti di Canada, Francia, Senegal e Stati Uniti si recheranno a Port-au-Prince per aiutare Haiti a rilanciare i servizi postali, paralizzati dal terremoto di gennaio. A confermarlo è l’Upu, che sta seguendo gli interventi. I tecnici dovranno contribuire a riavviarlo e a monitorare la realizzazione di una struttura grande 600 metri quadrati in un terreno vicino all’aeroporto internazionale. Servirà da nuovo ufficio di scambio per il corriere in arrivo e in partenza. Dei casellari saranno messi a disposizione dei ministeri, ma anche delle organizzazioni Onu e umanitarie attive nella capitale. Il progetto, valutato nel suo complesso 300mila dollari, è stato finanziato direttamente dall’Upu, che utilizza propri fondi e contributi esterni; prevede il trasporto dei tecnici stranieri nonché l’acquisto di materiali e di veicoli necessari alla ripresa. Intanto, si fa più chiaro il quadro degli aiuti, perché molte amministrazioni hanno promesso di inviare beni o soldi. Le Poste canadesi e statunitensi consegneranno una dozzina di camion e furgoni così come casellari di smistamento, uffici mobili ed equipaggiamenti. L’Unione postale dei Caraibi ha garantito un generatore; Corea del Sud ed Iran hanno stanziato, rispettivamente, 100mila e 50mila dollari. Dall’Unione postale delle Americhe, di Spagna e Portogallo e dagli operatori di Argentina, Belgio, Francia, Giappone e Portogallo giungeranno 175mila dollari. La replica non si è fatta attendere. “Nessuno pensava che la posta fosse una tale famiglia”, ha detto la direttrice generale delle Poste nazionali, Margarette Emile. “Prima il settore era sottovalutato. Oggi le autorità lo vedono sotto un altro occhio e cominciano a comprendere il ruolo che esso gioca. Siamo in un momento decisivo per la storia della posta haitiana”. E c’è di più: l’Upu ha chiesto alle Nazioni Unite di non trascurare il comparto nelle discussioni in programma alla fine del mese a New York nel quadro della conferenza internazionale sulla ricostruzione.
Haiti - Il riscatto delle Poste
19 Mar 2010 01:24 - FROM ABROAD
La direttrice generale: “Prima il settore era sottovalutato. Oggi le autorità lo vedono sotto un altro occhio e cominciano a comprendere il ruolo che esso gioca”