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editor Fabio Bonacina

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Le valutazioni di Poste italiane sulla manifestazione internazionale dell’anno scorso

Con la versione pubblica del bilancio, si chiude il capitolo
Con la versione pubblica del bilancio, si chiude il capitolo

Cinque mesi fa oggi calarono i sipari su “Italia 2009”, ed ora è il momento dei bilanci conclusivi. Già uno lo ha espresso venerdì scorso il ministro allo Sviluppo economico Claudio Scajola durante la cerimonia inaugurale di “Milanofil”, nel momento in cui ha definito la manifestazione un “successo grandioso, che ha trasformato Roma in capitale internazionale della filatelia”. Almeno dal 21 al 25 ottobre scorsi.

Per Poste italiane, invece, il “Festival” ha puntato ad “una filatelia nuova, non rintanata nelle pagine di un album o di un raccoglitore, ma offerta agli occhi di tutti, viva ed universale, fatta da uomini non avulsi dalla società”.

L’allestimento si è sviluppato su diecimila metri quadrati distribuiti nel palazzo dei Congressi e nel piazzale antistante, ospitando 170 stand, 56 dei quali di amministrazioni postali, e 2.323 vetrinette con 503 titoli (157 in classe letteratura) nei corridoi principali, nei due ingressi, lungo le terrazze interne e al primo piano dell’edificio.

Anche se non c’era un sistema formale di conteggio, sono state valutate 25mila presenze, fra cui 700 alunni delle scuole medie provenienti da tutto il territorio nazionale. “Da anni -è la chiosa dell’azienda guidata da Massimo Sarmi- non si vedevano tante facce nuove ad una esposizione filatelica, e questa presenza di pubblico ha indubbiamente abbassato l’età media dei visitatori e generato nuovi acquisti per i commercianti che hanno espresso la loro soddisfazione, soprattutto nell’avere avuto contatti con giovani e ragazzi”.

Non manca qualche dato economico, peraltro anticipato settimana scorsa al salone del francobollo milanese. La vendita di cartevalori postali e prodotti filatelici, aggiornata al 31 gennaio, ha prodotto ricavi per complessivi 15,4 milioni, ma “prevediamo comunque che l’onda lunga di «Italia 2009» generi introiti sino ad aprile 2010”. I costi riconducibili all’iniziativa sono stati pari a 3,6 milioni, “con una conseguente marginalità lorda di 11,8” milioni.

In tale contesto “i collezionisti, i commercianti e le amministrazioni postali estere hanno espresso piena soddisfazione, anche con numerosi attestati scritti indirizzati al vertice ed alla filatelia di Poste italiane spa”.

Il rapporto conclude sottolineando la necessità di organizzare una grande manifestazione ogni cinque anni, “a sostegno della filatelia ed in particolare dei circoli”. Facendo propria la proposta del presidente federale Piero Macrelli, la società ipotizza che la prossima mondiale potrebbe essere organizzata in occasione dell’“Expo 2015” di Milano. Il dado, insomma, è tratto...

I risultati economici presentati da Poste italiane
I risultati economici presentati da Poste italiane



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