Mentre Bergamo, la “città dei Mille”, festeggiava formalmente la riapertura delle Poste centrali, a Roma la spedizione di Giuseppe Garibaldi veniva citata al Quirinale, dove la serie attesa per il 5 maggio è stata illustrata al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. A proporre l’anteprima, il ministro allo Sviluppo economico, Claudio Scajola, insieme ai membri dei due organismi di supporto, ossia la Consulta per l’emissione delle cartevalori postali e la filatelia (alla quale partecipa il presidente della Vaccari srl, Paolo Vaccari) e la Commissione per lo studio e l’elaborazione delle cartevalori postali. Una iniziativa apprezzata dal presidente Napolitano, “perché -ha detto- l’emissione è parte di un programma che stiamo portando avanti di concerto con tutte le istituzioni pubbliche e anche con il concorso di moltissime associazioni private”. Il capo dello Stato si è complimentato in quanto vede crescere le celebrazioni per il 150° dell’Unità d’Italia. “Si può dire che ogni giorno mi giunge notizia di un nuovo contributo a questo programma”. “Io sarò a Quarto il prossimo 5 maggio e di lì poi mi recherò la settimana successiva a Marsala a rendere omaggio a quel luogo e a ricordare quell’evento straordinario. Saranno momenti importanti; spero momenti di larghissima condivisione anche di opinione pubblica, anche di condivisione popolare: di riflessione sulla nostra storia e di conferma del nostro impegno di Unità nazionale”. “Celebrerò a Milano il 25 aprile in questo spirito -ha proseguito- perché il 25 aprile non è stata soltanto la giornata della Liberazione ma è stata la giornata della riunificazione del Paese, dopo che per venti mesi l’Italia era stata tagliata in due. Da allora io credo che l’Unità ha superato molte prove e soprattutto ha guidato come una grande stella polare la straordinaria trasformazione dell'economia, della società e delle istituzioni in Italia”. L’incontro odierno -ha aggiunto il ministro Scajola- “assume una rilevanza particolare per tutto il mondo della filatelia e costituisce una significativa «tappa di avvicinamento» alle importanti celebrazioni del prossimo anno per il 150°”. E non c’è solo la dimensione storica e culturale. “La filatelia italiana presenta una straordinaria rilevanza anche dal punto di vista economico”: nonostante la crisi, il comparto è “rimasto vivo e dinamico e contribuisce annualmente al bilancio di Poste italiane per quasi 200 milioni”. Il rinnovamento della Consulta e della Commissione si inserisce in tale contesto. Attraverso le professionalità degli esperti coinvolti, “i francobolli italiani potranno beneficiare di una vera e propria «iniezione di innovazione», che ne valorizzerà ulteriormente il ruolo di testimone dell’identità del Paese e di strumento per la promozione dello stile italiano e del made in Italy nel mondo”.
I francobolli di Garibaldi al Quirinale
15 Apr 2010 20:15 - ITALIAN ISSUES
Oggi pomeriggio l’anteprima del foglietto per i Mille. Gli interventi del presidente Giorgio Napolitano e del ministro Claudio Scajola