In futuro, forse sarà ricordata come l’edizione di Juan Antonio Samaranch. Non a caso, la sua firma, in qualità di presidente onorario del patrocinante Comitato internazionale olimpico, appare sull’invito. Si è svolta dal 16 al 18 aprile a Colonia, in Germania, la quindicesima “World olympic collector’s fair”, chiusasi appena prima della corsa in ospedale, inutile, per l’anziano leader scomparso ieri.
Organizzata dall’Internationale motivgruppen olympiaden und sport e dal Museo tedesco dello sport e delle olimpiadi, la manifestazione ha accolto, tra l’altro, una mostra, la “Global olympic collecting competition”. Vi hanno partecipato tredici collezioni con varie categorie di oggetti come francobolli, cartoline, annulli, ma anche medaglie, pin, biglietti, fiaccole olimpiche, maglie. Insomma, delle collezioni “open”. Secondo il responso di giurati e pubblico, il premio messo in palio dallo stesso Cio per la migliore partecipazione è andato a Pasquale Polo, presente con il lavoro “Attraverso i colori dell’iride: i Campionati del mondo di ciclismo”.
Tra le restanti iniziative previste dal programma, una sessione di incontri con alcuni campioni tedeschi. Quattro gli annulli postali, dedicati alla manifestazione, ai Mondiali di hockey su ghiaccio, ai Giochi olimpici della gioventù programmati a Singapore (questi ultimi ricordati il 12 febbraio anche dall’Italia postale) e alla Coppa del mondo di calcio in Sudafrica.