Dalle fibre tessili artificiali della Châtillon, l’azienda che nel 1939 da Milano affrancò in maniera... coreografica (e filatelicamente pregiata) la raccomandata per Buenos Aires di cui è rimasto il frontespizio, ad Haiti. Perché la vendita del lotto 846 dell’odierna asta Vaccari è stata finalizzata ad aiutare la Fondazione Francesca Rava - Nph Italia onlus, attiva nell’isola centroamericana da oltre vent’anni ed oggi impegnata ad assistere i giovanissimi scampati al terremoto.
Il documento è passato di mano a 2.500 euro, e come promesso la società ha aggiunto un importo uguale al realizzo. La cifra necessaria ad acquistare, ad esempio, 1.000 razioni giornaliere di cibo, 178 medicazioni chirurgiche o 16 protesi. Ad aggiudicarsi l’acquisto è stato un collezionista che ha preferito mantenere l’anonimato.
La onlus è presente ad Haiti con diverse strutture per restituire dignità di vita ai bambini. A rappresentarla, oggi è giunta a Vignola Francesca Turci, che così ha scoperto il collezionismo postale. “È un mondo -ha detto- sicuramente molto particolare e affascinante. Ho visto il materiale, ho scambiato parole; ci sono cose molto interessanti. La filatelia è una portatrice di storia, da scoprire e che mi ha incuriosito”.
“L’Italia -ha proseguito, cambiando argomento- ha partecipato agli aiuti per Haiti; la Protezione civile ha fatto un ottimo lavoro; la portaerei «Cavour» ha dato un grandissimo aiuto. Noi continuiamo questo impegno perché abbiamo ottenuto grandi risultati, anche per la presenza precedente. Il nostro ospedale è stato realizzato con il supporto delle aziende italiane; quando l’ho visto mi sono sentita orgogliosa di essere italiana. Gli italiani, a livello di generosità, non sono secondi a nessuno”.
È la terza asta consecutiva in cui Vaccari srl utilizza un lotto in vendita per un’attività benefica. Nel 2008 è stato individuato un documento risorgimentale per aiutare l’Associazione italiana per la ricerca sul cancro; nel 2009, invece, la scelta è caduta su una serie di pezzi spaziali, finalizzata a sostenere il sodalizio di clownterapia “Vip - Viviamo in positivo”.