Dietro c’è l’esigenza, da parte delle Poste di San Marino, di ottimizzare i costi e semplificare le procedure amministrative. Individuando, tramite appalto, un solo interlocutore in grado di fornire macchine sia per affrancare sia, opportunamente adattate, per annullare. Ed assicurando i relativi materiali di consumo nonché l’assistenza. La scelta è caduta sulla multinazionale francese, con filiale anche in Italia, Neopost. Di questa ditta risultano le apparecchiature in dotazione nelle varie sedi. Hanno tecnologia ink-jet e possono stampare nell’impronta fino a nove messaggi diversi con logo e persino foto. A variare sono i modelli (Ij65, 70 e 110), scelti in funzione del carico di lavoro programmato nel singolo ufficio. La Ij65, ad esempio, può trattare fino a 135 buste al minuto. La Ij110, invece, arriva a 250 oggetti ogni sessanta secondi. Possono, inoltre, pesare e chiudere le buste e, collegandosi in rete ad un pc, permettono una migliore gestione delle procedure. Tutte impiegano il colore rosso, tipico delle affrancatrici meccaniche.
La doppia vita delle Neopost
04 Giu 2010 18:51 - SAN MARINO
Le macchine affrancatrici? Sul Titano diventano bollatrici