Tagli estivi ai servizi? È il tormentone del settore nei periodi più caldi, quando la clientela va in vacanza ed anche i dipendenti chiedono le ferie. Se la limitazione degli orari può avere un senso nelle città abbandonate, lo ha meno nelle località turistiche, dove invece il traffico aumenta.
Come a Ladispoli (Roma), luogo in cui il Comune ha alzato la voce per le riduzioni che saranno introdotte in agosto alle sedi di via Caltagirone snc e via Regina Margherita 10/12.
“Sono due anni -precisa il delegato ai rapporti istituzionali, Angelo Bernabei- che chiediamo a Poste italiane di non ridimensionare il servizio a Ladispoli durante la stagione estiva. E puntualmente questo ente conferma di non tenere conto dei diritti degli utenti... adducendo motivazioni non accettabili”.
“Siamo stanchi e rammaricati che per l’ennesima volta nel periodo dell’anno in cui Ladispoli ospita decine di migliaia di villeggianti Poste italiane decida di ridurre il servizio alla popolazione, creando un disagio enorme agli utenti e dimostrando scarsa programmazione ed attenzione per il territorio”.
Lo stesso sindaco, Crescenzo Paliotta, ha scritto più volte alla società “ricordando che ridurre, o addirittura chiudere, gli uffici di Ladispoli a metà agosto significa gettare nel disagio completo gli utenti”.
Era già accaduto -conclude Angelo Bernabei- nel luglio 2009, quando la situazione si era rivelata “esplosiva con code estenuanti per gli utenti a causa del massiccio afflusso di persone agli sportelli. In agosto sarà ancora una volta peggio e gli utenti dovranno ringraziare Poste italiane. A questo punto non possiamo che portare questa incresciosa vicenda all’attenzione del ministro”.