Riorganizzazione del recapito, si parte. Almeno a livello sperimentale. Sono sette le aree interessate, da lunedì 20 settembre, alla sperimentazione del progetto “Otto-venti”, chiaro riferimento al nuovo orario di servizio, però spalmato su cinque giorni in luogo di sei: Caluso (Torino), Boario Terme (Brescia), Lovere (Bergamo), Fabriano (Ancona), la provincia di Prato, Roma Bravetta e la provincia di Ragusa. Sperimentazione volta a verificare se quanto ipotizzato a livello teorico e centellinato nelle trattative tra società e parti sindacali può funzionare, con un occhio di riguardo a parametri come l’efficienza, il rispetto degli orari, la distribuzione del lavoro, i quantitativi di materiali effettivamente consegnati. E questo indipendentemente dalle reazioni del pubblico. Tra i primi interventi perplessi, addirittura quelli davvero inconsueti dell’“Osservatore romano”, che per due volte negli ultimi giorni ha toccato l’argomento. Nell’edizione dell’11 settembre scrivendo che “quelli che invece non si vedono sono i vantaggi per la popolazione, compresi gli abbonati ai quotidiani che si vedranno recapitare di lunedì un giornale confezionato il venerdì. Per non parlare di tutte quelle persone, soprattutto anziane, che non usano posta elettronica e per le quali la corrispondenza è ancora una realtà molto importante. Anche il sabato”. E il 16, parlando di privatizzazioni, ha aggiunto, fra l’altro: “Risulta evidente che se lo Stato ha il dovere di fare arrivare la corrispondenza a ogni cittadino in ogni parte del territorio, un gestore privato ha il diritto di concentrarsi solo su quelle fette di mercato che risultino più remunerative”. Al tempo stesso precisando che in Vaticano la posta arriva due volte al giorno e che numerosi cittadini romani dei dintorni, nonché molti migranti, preferiscono utilizzare gli sportelli papali. In base al nuovo approccio (l’estensione a tutto il Paese dovrebbe arrivare per il maggio 2011), la consegna viene reimpostata su tre articolazioni: universale, mercato e servizi innovativi. Ed è quest’ultima -vista dall’azienda- la più remunerativa e quindi interessante. Le attività professionali, in particolare, dovranno essere censite in base a settore e categoria: per ora impiegando degli schemi cartacei, poi -quando il programma sarà aggiornato- il palmare in dotazione. L’orario del servizio standard sarà dalle 8 alle 16, dedicando la fascia dalle 14 alle 20 alle prestazioni su misura; il singolo portalettere vedrà esteso il proprio turno dalle abituali 6 ore alle 7 e 12 minuti, rimanendo a casa, di norma, il sabato.
Recapito su cinque giorni/1 Al via la sperimentazione
18 Set 2010 01:34 - NEWS FROM ITALY
In base al calendario interno, da lunedì sette aree distribuite in tutta Italia saranno interessate al nuovo sistema. I commenti dell’“Osservatore romano”