Ancora una volta, alla cerimonia del “Ragno d’oro” si è parlato di francobolli. Sono i fogli dei due esemplari che l’Italia ha emesso il 26 novembre 1971 nei tagli da 25 e 90 lire per ricordare il quarto di secolo trascorso dalla creazione del Fondo Onu per l’infanzia. Consegnati ieri dal presidente della Vaccari srl, Paolo Vaccari, all’ambasciatrice dell’Unicef Claudia Cremonini.
La serata benefica, promossa dal Comitato provinciale di Modena dello stesso Unicef e giunta alla cinquantacinquesima edizione, ha valorizzato l’impegno di Massimo Bottura (cui è andato il premio dedicato al commercio per aver contribuito a diffondere la cucina tradizionale emiliana), Roberto Casari (concentrato sull’impiantistica infrastrutturale e meccanica e destinatario del riconoscimento per l’organizzazione industriale), Maria Franca Brigatti (professoressa ordinaria in Mineralogia e specializzata nei filosilicati, quindi distintasi per il percorso dedicato alle scienze) e Danilo Montecchi (attivo nella logistica e nei trasporti, è stato citato nel comparto delle attività terziarie). Costituisce “l’appuntamento sicuramente più importante dell’anno nella nostra provincia”, spiega il presidente del gruppo organizzatore, Gian Luigi Brugnoli. “Riguarda la consegna del premio ai modenesi che col loro operato hanno maggiormente contribuito ad accrescere il prestigio della nostra città all’estero”.
L’anno scorso è stata raggiunta la somma di 635mila euro, utilizzata per soccorrere i bambini di strada a Kinshasa, in Congo. “Abbiamo raccolto bambini abbandonati per assisterli integralmente. Inoltre docenti del posto, da noi pagati, insegnano loro un mestiere per renderli indipendenti e metterli in grado di affrontare coi propri mezzi la vita”.