Lo scrisse Paolo Vollmeier (1929-2017) nel 1998 e uscì in inglese. Ma, curata da Danilo Vignati, vi è anche la traduzione in italiano del 2011, lavoro con il solo testo di cui ora sono state ritrovate alcune copie. È “La storia postale di Sicilia dall’inizio all’introduzione dei francobolli” (144 pagine, 22,00 euro).
Lo studio -si legge nell’introduzione- è dedicato sostanzialmente all’epoca borbonica, suddividendola in quattro fasi: entro il 1535, quando vennero definite le prime normative di settore; fino al maggio del 1786, con il supporto espletato da privati; dal giugno successivo al 31 marzo 1820, periodo visto attraverso le prestazioni assicurate dallo Stato; dall’1 aprile 1820 quando entrò in vigore il nuovo regolamento e raggiungendo il 31 dicembre 1858 (il giorno seguente sarebbero stati introdotti i francobolli). Di particolare interesse sono i momenti di sollevamento popolare contro il re del 1820 e 1848/1849, “che lasciarono anche la loro impronta sul servizio”.
Parte dello studio si concentra su città e paesi ordinati alfabeticamente, per i quali sono date alcune informazioni, fra cui quelle relative al percorso postale e all’ufficio di riferimento.