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editor Fabio Bonacina

27280 news from 8/3/2003

Dopo il francobollo del 21 novembre 1994, quello di oggi a ottant’anni (sic!) dall’uccisione, avvenuta il 15 aprile 1944

Già citato con un francobollo da 750 lire il 21 novembre 1994, ritorna oggi agli sportelli postali Giovanni Gentile. In tutti e due i casi per ricordarlo riferendosi all’uccisione, avvenuta il 15 aprile 1944 nell’ambito della guerra civile. Il nuovo tributo è un “B” autoadesivo (costo: 1,25 euro); consente di spedire una cartolina o una lettera ordinaria di primo porto all’interno dei confini nazionali. La tiratura ammonta a duecentocinquantamilaventi esemplari in fogli da quarantacinque. Nella vignetta compare ancora una volta il ritratto, ora utilmente corredato dal testo “filosofo e ministro Pubblica istruzione”. L’annullo si trova allo spazio filatelia di Roma, quello in piazza San Silvestro 20.

Il bollettino è firmato dalla curatrice dell’Archivio “Giovanni Gentile” - Fondazione Roma Sapienza, Cecilia Castellani. Egli nacque a Castelvetrano (Trapani) il 29 maggio del 1875. Conseguita brillantemente la licenza liceale con un anno di anticipo, nell’ottobre del 1893 vinse il concorso per la Scuola normale superiore di Pisa. Nel 1898-1900 insegnò al Convitto nazionale “Mario Pagano” di Campobasso, dal 1901 al 1906 presso il liceo “Vittorio Emanuele” di Napoli. Con Benedetto Croce -si legge nel testo- “strinse un rapporto che fu di intensissima collaborazione”; cessò nel 1924, “in seguito alla diversa valutazione che i due filosofi avevano dato del Fascismo, al quale Gentile aderì”. Vinto il concorso universitario, si trasferì a Palermo, Pisa e Roma.

Fu ministro della Pubblica istruzione, e in tale circostanza nominato senatore del Regno; realizzò la riforma della scuola, di tutti gli ordini e gradi, approvata nel 1923. Negli anni della dittatura “non coprì più cariche di governo, ma dette il suo impegno nella ideazione e organizzazione di un’ampia rete di istituzioni della cultura”, fra cui l’“Enciclopedia italiana”, che diresse. Come presiedette l’Istituto nazionale fascista di cultura e nel 1943 l’Accademia d’Italia. La fedeltà al regime repubblichino risultò “la ragione principale della morte che gli fu inflitta da un commando partigiano il 15 aprile 1944”.

Francobollo e annullo fdc disponibili da oggi
Francobollo e annullo fdc disponibili da oggi



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