Ricerche classiche, che risalgono al 1929-1931, ma sempre gettonatissime. Tanto che persino la ristampa, realizzata da Vaccari srl nel 1992, è andata esaurita, così da indurre la società vignolese ad una replica. Sono gli studi di Emilio Diena riguardanti le produzioni napoletane al debutto nel 1858. “Nel centocinquantesimo -spiega Paolo Vaccari- abbiamo ripreso gli scritti pubblicati a puntate dal «Corriere filatelico» e poi raccolti nel 1932 in un volume che condensa tutte le conoscenze. Conoscenze nella loro sostanza insuperate, ancora oggi. Grazie anche ad un lavoro di squadra che all’epoca raccolse attorno all’autore diversi altri esperti”.
Il volume si intitola “I francobolli del Regno di Napoli e i due provvisori da mezzo tornese del 1860” ed affronta l’argomento a 360 gradi: dai saggi alternativi ai soggetti definitivi, soffermandosi nei vari elementi tecnici come carta, gommatura, differenze fra le tavole, ristampe. Senza trascurare le applicazioni postali, dunque i regolamenti e le tariffe, la sostituzione con i due mezzo tornese e con la serie, già italiana, del 1861, le frodi per servire (ed i falsi per i collezionisti), i bolli, gli usi particolari relativi a strade ferrate e posta militare.
Inserito nella serie “Ritrovati”, il “Napoli” conta 312 pagine con 325 illustrazioni in bianco e nero e costa 40,00 euro. Sarà disponibile da “Veronafil”, in calendario tra il 28 ed il 30 novembre.