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editor Fabio Bonacina

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Comunissima e ricca di varianti, la sigla “Bci” non è l’unica che si trova tra i perfin. Basta sfogliare il catalogo firmato da tre esperti...

Con il catalogo, le 32 tavole trasparenti, ideate per agevolare il confronto dei perfin non lavati
Con il catalogo, le 32 tavole trasparenti, ideate per agevolare il confronto dei perfin non lavati

Cosa hanno in comune la Bertelli, che produceva articoli chimici e farmaceutici a Milano, la Luigi Bettinoni & figli, specializzata in liquori e torrefazione di caffè ad Ancona, il Circolo filatelico italiano di Torino, la Pubblicità Excelsior di Firenze, la Raffineria di Fiume, la Tito Belati di Perugia (trattava strumenti musicali) e la Züst-Ambrosetti di Bari? Semplice: nel secolo scorso tutte queste utenze postali bucherellavano con lettere o fregi i francobolli acquistati, così da evitare che qualcuno li impiegasse per altri scopi. Anche queste realtà, e non solo l’onnipresente Banca commerciale italiana, producevano dunque dei perfin.

Testimonianze rilette oggi grazie alla nuova edizione di “Perfin italiani - Catalogo delle perforazioni commerciali di francobolli dell’area italiana” che Enrico Bertazzoli, con il supporto di Gianluigi Roncetti (tra gli autori è citato Beppe Ermentini, in memoria del lavoro di base realizzato nel 2000), ha firmato per conto di Vaccari srl.

Permettendo di riscoprire oggetti che -precisano gli esperti- nei decenni “sono stati considerati francobolli senza alcun valore, alla stessa stregua di quelli difettosi e molto spesso francobolli e documenti sono stati cestinati”.

I testi sono in italiano ed inglese e si sviluppano per una quarantina delle 304 pagine illustrate in bianco e nero contenute nel volume, allo scopo di presentare la specialità in tutti i suoi aspetti. Il resto è occupato dalla riproduzione a grandezza naturale delle sigle, 1.107, associate ai dati individuati sul realizzatore, come nome completo, attività, luogo e periodo d’uso. Sigle ripetute nelle 32 tavole trasparenti, utili per effettuare un confronto diretto sull’esemplare, anche se è ancora applicato sulla busta o sul frammento.

Il repertorio stima economicamente gli esemplari staccati in cinque livelli (da 0,50 a 10,00 euro, oltre all’eventuale valore del francobollo), mentre per i documenti interi intervengono altri parametri, ad esempio la conservazione dell’insieme, il tipo di affrancatura e tariffa, la presenza di annulli particolari. È in vendita a 55,00 euro, comprendendo le tavole trasparenti e un cd con 608 riproduzioni a colori di affrancature.

Due esempi di aziende attive nel settore vinicolo che hanno bucherellato i francobolli prima di impiegarli. Le buste riprodotte provengono dalla collezione Bertazzoli e sono fra quelle repertoriate nel compact disc
Due esempi di aziende attive nel settore vinicolo che hanno bucherellato i francobolli prima di impiegarli. Le buste riprodotte provengono dalla collezione Bertazzoli e sono fra quelle repertoriate nel compact disc



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