INDICE

* "GRAZIE DELLA CARTOLINA…" di Paola Pallottino
* AVVERTENZE per l'USO
* ARTE IN CARTOLINA ovvero l'arte alla prova di una scarpetta di Cenerentola

I. LE CARTOLINE RIPRODUCONO LE OPERE D'ARTE O LE INTERPRETANO?
* L'originale, venendo riprodotto, non perde solo l'aura, va perso
* L'opera d'arte nell'epoca della sua riproduzione in cartolina
* Un possibile buon uso delle cartoline-riproduzione d'arte
* Al Salon è bello ciò che piace
* Lo stile più adatto per ogni soggetto (e target)

II. LO STILE DELLE IMMAGINI
* Art Nouveau: lo "specifico cartolinesco" come semplificazione grafica
* Cartoline "giapponiste" e giapponesi: chi ha influenzato chi?
* Tentativi di riscatto artistico al passaggio tra dorso unito e diviso
* La Danza Macabra Europea di Alberto Martini al di là della propaganda
* Illustri sconosciuti per splendide cartoline déco
* Pre-avanguardia, avanguardia per ridere e avanguardia in caricatura
* L'avanguardia stampata e le cartoline futuriste per dritto e per rovescio
* Pubblicità e propaganda: futuristi DOC e per modo di dire

III. TRA AVANGUARDIA E LARGO PUBBLICO
* La cartolina democratizza l'arte, ma diffonde l'avanguardia?
* Poco da vedere: poeti visivi, concettuali, minimalisti, Fluxus
* Tra impegno politico, popolarizzazione dell'avanguardia e risultati commerciali
* La "Cartoline d'Artista" in Italia: dall'avanguardia agli "Illustrators"
* Le cartoline artistiche sono senza senso?
* Pubblicità d'artista o di professionista?
* Dal ritratto all'autoritratto
* Cartoline-ricordo di performance
* Cartoline protagoniste di performance
* Scherza coi fanti
* Cartoline-giocattolo e non solo
* I neocostruttivisti ungheresi

IV. RIVISITAZIONE E ROVESCIAMENTO DEL GENERE CARTOLINESCO
* Con le cartoline della Movida la Spagna balza nel postmoderno
* American Camp fra sofisticata trasgressione e stilizzati oltraggi
* Le cartoline più fetenti
* Auguri e religione riveduti e (s)corretti
* Dall'antigrazioso all'oltraggioso
* Chico Ivo l'ho rovinato io
* Con le cartoline psycho-punk del Professor Bad Trip i mutanti salgono in cattedra
* Dal fai da te all'editoria
* La ricostruzione sbìrola dell'universo e quella del proprio io

V. TRA FOTOGRAFIA E PITTURA
* Il fotografo si diverte: Léopold Reutlinger
* Le cartoline surrealiste e quelle dell'infame Mambour
* Cartoline colorate o a colori?

VI. NUOVE CARTOLINE FOTOGRAFICHE: IL PAESAGGIO
* Con il colore le cartoline di paesaggio si rinnovano e c'è chi le firma
* Nuovi paesaggi tra documento e progetto
* Dal paesaggio allo still life
* La riscoperta delle vedute più desolate e desolanti

VII. DOVE VA LA CARTOLINA?
* Novità in periodo di riflusso: le free cards
* Prima del supporto fisico sparisce l'immagine: minimal e poesia concreta volti in stile cool
* Guardiamole dall'altra; l'attenzione al dorso e la sua enfatizzazione
* I contestatori abbandonano la cartolina per gli sticker
* Il poverin che non se n'era accorto andava camminando ed era morto
* Morte e resurrezione di un genere dalle sette vite
* Sparita la cartolina come realtà, resta come metafora
* Ho proprio sbagliato tutto
* Dal reale al virtuale

* BIBLIOGRAFIA
* INDICE dei NOMI

Enrico Sturani (1940) è stato definito "Primo Ministro italiano della cartolina" dall'autorevole catalogo internazionale Neudin, ma lui ama presentarsi come "cartolinaro": da trent'anni si occupa del 'fenomeno cartolina' in tutte le sue accezioni e in tutta la sua estensione. Ne ha edite e ne ha create, ne ha trattato in mostre e corsi universitari, è stato invitato a parlarne anche a Helsinki e a Tokyo. Ha scritto su quelle di Mussolini e del fascismo, su cartoline d'arte e vedutistiche, sempre in una prospettiva che unisce antropologia culturale e sociologia del costume, storia dell'arte e del gusto, per rendere conto della cartolina in tutta la sua specificità e complessità.
Solo ad esempio, in ambito storiografico ha scritto "Otto milioni di cartoline per il duce" (1995, Centro Scientifico Torinese, tradotto in Francia), riedito con il titolo di "Le cartoline per il duce" (2003, Edizioni del Capricorno), "La donna del soldato" (2005) e "Un saluto da Tripoli italiana" (2011, entrambi per il Museo della Guerra di Rovereto). Nel 2012, "La cultura delle quisquiglie" (Biblohaus), "Fatte a pezzi, stravolte, magnificate. Le cartoline nelle opere d'arte" (Barbieri) secondo volume di una trilogia sui rapporti fra cartoline e arte.
Per la nostra casa editrice ha pubblicato nel 2011 "Italia! Sveglia! Uno stivale di cartoline - tutti i simboli della nostra Patria".
Di lui Carlo Fruttero ha scritto: "Un altro torinese eccentrico, che bene ha meritato della patria".