Personale del Poligrafico e commissione tecnica sono andati avanti fino alle ore 20 di ieri sera per verificare i 533.556 foglietti dichiarati da Poste italiane come destinati alla distruzione. Poi, ci sono volute altre tre ore abbondanti per distruggere il tutto, usando una macchina trituratrice e controllando le cartevalori che entravano e i frammenti in uscita. Mettendo così la parola “fine” all’operazione.
“Vaccari news” questa mattina ha sentito il presidente della commissione tecnica, Stefano Gabbuti. “Abbiamo accuratamente ricontato -spiega- per campioni successivi oltre la metà dell’intera giacenza, annotando una discrepanza di soli 33 foglietti, cioè una differenza infinitesima rispetto al totale. Insieme agli esperti del Poligrafico e di Poste abbiano cercato di ricostruire le ragioni di tale mancanza: probabilmente, si tratta di errori tecnici avvenuti in qualche fase delle lavorazioni”.
“La commissione -prosegue Stefano Gabbuti- ha ritenuto all’unanimità più importante concludere l’operazione con la distruzione, piuttosto che rischiare un rinvio”.
Contrariamente alle attese del mondo collezionistico, non sono state eliminate le rimanenze del 41+21 centesimi uscito il 2 marzo 2003 e dedicato alla raccolta fondi per la lotta contro i tumori al seno. Un’attività non prevista dal decreto che il 25 settembre 2007 ha istituito la commissione tecnica e indicato i relativi compiti.