Il mondo economico attende l’assemblea di domani e le ipotesi si incrociano. La più ricorrente vedrebbe la conferma dell’amministratore delegato Massimo Sarmi e il rinnovo, fra l’altro, della presidenza (per sostituire Vittorio Mincato sono circolati numerosi nomi; ora i più accreditati sarebbero Franco Valsecchi o Salvatore Rebecchini) nonché un aggiornamento all’oggetto sociale per adeguarlo ai nuovi trend.
Nel frattempo, la società vara “Conto bancoposta click”, entrando così nel web banking vero e proprio. È l’unico conto corrente on-line in Italia -viene precisato- accessibile da web e telefonino e collegato a una rete di 14mila sportelli, ossia gli uffici postali.
Senza canone né costi fissi, offre la relativa carta “Postamat”, che permette di effettuare saldi in Italia, nel mondo e su internet, “con standard di sicurezza assolutamente innovativi”.
Il nuovo strumento consente di pagare sulla rete i bollettini, il canone Rai, il bollo auto, ricaricare il cellulare e la “Postepay”. È anche possibile trasferire denaro con bonifici nazionali, esteri e vaglia.
Ma non basta. Per chi possiede la “sim” di Poste mobile, diventa uno strumento con cui effettuare versamenti e controllare i movimenti finanziari direttamente dal cellulare. È sufficiente associare la stessa “sim” al conto corrente per consultare il saldo e i movimenti ricevendo le informazioni via sms, fare bonifici e postagiro, ricaricare la “sim”, la “Postepay” e presto anche pagare le bollette.
“Conto bancoposta click” si può aprire direttamente dal sito omonimo; propone on-line tutti i servizi classici di conto corrente: estratto conto mensile, domiciliazione delle utenze, carta di credito classica e revolving, carnet di assegni, scoperto di conto. Inoltre, dà la possibilità al titolare di accedere ai prodotti di risparmio e di finanziamento di Poste italiane (mutui, prestiti, polizze assicurative...).
Il prodotto -spiega il responsabile di Bancoposta, Carlo Enrico- “amplia la gamma di servizi finanziari innovativi rivolto al target più dinamico della clientela”, consolidando al tempo stesso la posizione di Poste italiane, “tra i primi sei operatori per quota di mercato nel segmento specifico”.