Il giorno forse più impegnativo, con l’emissione del 60 centesimi, la tavola rotonda, l’inaugurazione della mostra nazionale ad invito con trentadue studi e del convegno commerciale, sarà giovedì 18 giugno. Ma anche il resto del fine settimana non risulterà da meno, con diversi appuntamenti.
Firmata dall’Unione filatelica siciliana con il supporto della Fondazione Banco di Sicilia, la manifestazione “Sicilia 2009” intende celebrare il secolo e mezzo dei “testoni” e il bicentenario dalla nascita del loro creatore, il messinese Tommaso Aloysio Juvara.
Il punto di riferimento principale è l’ex Deposito locomotive Sant’Erasmo di Palermo, che si trova in via Messina Marine, visitabile liberamente dalle ore 10 alle 18 (domenica chiusura definitiva alle 12.30). Qui saranno ospitati due ulteriori percorsi, il primo con le incisioni dello Juvara, il secondo riguardante le pittografie sui mezzi di trasporto d’antan.
In più, c’è appunto la tavola rotonda “Tommaso Aloysio Juvara e l‘arte incisoria europea nel XIX secolo”, in calendario giovedì alle 17.30 presso la Società siciliana per la storia patria, in piazza San Domenico 1. Negli stessi giorni della manifestazione, a villa Zito (via Libertà 52, orari 10-13.30 e 14.30-17, ingresso libero), potrà essere ammirata la storica collezione del Museo Mormino.
Al catalogo della mostra, che sarà tenuto a battesimo giovedì alle 16 presso l’ex Deposito, si associano altre iniziative editoriali. Questi i titoli: “Sicilia: i timbri del nuovo re (1861-63)” di Nino Aquila e Francesco Orlando (verrà presentato venerdì alle 11 alla Fondazione Banco di Sicilia, ancora in via Libertà 52), “Sicilia 1859 - Tavole comparative dei francobolli” di Paolo Vaccari (sabato alle 11 presso la mostra), “1859-1860 Storia postale dei francobolli di Sicilia” di Gaetano Gatto e Giuseppe Antonio Natoli (sabato alle 17, sempre in una saletta dell’ex Deposito).
Domenica alle 10, infine, alla sede dell’allestimento si terrà la riunione dei presidenti che guidano le associazioni filateliche della regione.
Quattro, di cui uno sammarinese, gli annulli complessivamente messi in uso.