Una nuova vita per il servizio integrato notifiche, più sbrigativamente definito “Sin”. Se da una parte Poste italiane ha guadagnato alcuni dei lotti messi all’incanto da Equitalia per consegnare, da gennaio, i documenti esattoriali, dall’altra si interfaccia direttamente con la Pubblica amministrazione.
Lo dimostrano gli sviluppi degli ultimi mesi e la pubblicità che sta caratterizzando il supporto. Innanzi tutto c’è la piattaforma rivolta ai comuni, i quali possono affidare a Poste l’intero processo di notifica degli atti amministrativi e giudiziari (come infrazioni al Codice della strada, ordinanze, tasse e tributi) o di semplici comunicazioni, utilizzando la raccomandata -definita “Sin”- con ricevuta di ritorno e la rendicontazione degli esiti. Se l’atto prevede il pagamento tramite bollettino, è possibile ricevere la listata elettronica degli incassi.
La società si candida per seguire l’intero ciclo (stampa e imbustamento, recapito, archiviazione e rendicontazione degli esiti in formato cartaceo e/o elettronico, gestione e rendicontazione dei pagamenti, archiviazione elettronica e fisica delle copie delle ricevute) o solo alcuni moduli, secondo le scelte dell’interlocutore. E prevede addirittura una versione definita “light”, rivolta a piccoli enti e camere di commercio che devono notificare pochi atti giudiziari, spediti in originale e/o firmati manualmente.
Il passo successivo è stato rivolgersi alla grande utenza privata che ha l’esigenza di spedire importanti volumi di corrispondenza registrata. Ecco, quindi, la raccomandata “Sin” nella versione “smart”. Quest’ultimo termine richiama la modifica organizzativa e tariffaria introdotta sei mesi fa, intendendo così la categoria che il ministero definisce “non retail”.
Anche in tale caso, il rapporto è via web attraverso un protocollo di scambio sicuro e l’interlocutore può richiedere la procedura completa o una porzione di essa. “Consente -spiegano dalla società- di realizzare un notevole risparmio sui costi interni di gestione, offrendo inoltre prezzi differenziati in base al servizio scelto, ai volumi spediti ed alla destinazione”.