La sorpresa del primo giorno e poi la pausa pasquale hanno preso alla sprovvista. Trascorso il periodo festivo e soprattutto, con i pacchi da spedire in mano, verificato agli uffici postali che senza riduzioni le tariffe sono decisamente aumentate, il mondo dell’editoria (e quello dell’associazionismo, che fino al 31 marzo utilizzava lo stesso strumento) si sta mobilitando.
Le lamentele sulle modalità di comunicazione e le richieste per trovare un accordo diverso non si contano più. Ed oggi è arrivata anche la nota dell’Associazione filatelisti italiani professionisti. “La nostra associazione -spiega il presidente, Andrea Mulinacci- in rappresentanza di tutti gli editori specializzati nel settore della filatelia, esprime grande preoccupazione per l’approvazione del decreto ministeriale del 31 marzo scorso che, di fatto, abolisce le tariffe agevolate per l’editoria libraria aumentandone sensibilmente i costi di gestione in un momento di forte crisi economica, con probabili conseguenze sull’occupazione delle imprese colpite dal provvedimento”.
“Ci appelliamo -conclude Mulinacci- al ministro Scajola e al ministro Tremonti affinché valutino la possibilità di ritirare il provvedimento”.