Ci sono tutti e tre gli stemmi e, beninteso, le firme dei rispettivi sindaci nella secca missiva che i Comuni di Bastia Mondovì, Clavesana e Piozzo hanno spedito alla direzione provinciale di Cuneo di Poste italiane. Il motivo è il progetto di riorganizzazione del servizio sottoscritto dalla società, “che prevede una drastica riduzione dell’orario degli uffici postali proponendo aperture a giorni alterni”. Progetto che i tre primi cittadini (rispettivamente Rinaldo Elladi, Luigi Gallo e Adriano Bottero) hanno respinto “poiché si ritiene che il servizio delle Poste sia indispensabile”, sia per gli abitanti, sia per le realtà economiche. “Tutti gli sportelli -garantiscono gli amministratori- presentano quotidianamente un buon afflusso di pubblico con frequenti code. Le operazioni non riguardano solo la corrispondenza, ma anche il ritiro delle pensioni, depositi, buoni fruttiferi, conti correnti commerciali, polizze assicurative” e così via. Quindi, la chiusura “arrecherebbe non solo disagi ma anche danni”. E c’è di più, poiché “i tre Comuni da anni cercano di invogliare i residenti ad utilizzare le Poste per tutti i servizi offerti, proprio per poter mantenere elevato il livello di efficienza degli uffici postali. Le chiusure degli sportelli costringeranno i clienti a «dirottare» sul sistema bancario i loro risparmi e le loro forme di investimento non avendo più la possibilità quotidiana di effettuare operazioni in loco. In tal caso è evidente che gli amministratori dei Comuni interessati non si adopereranno più a favore delle Poste ma inviteranno i privati a rivolgersi ad altri diversi operatori”. Anche pensando agli anziani, è loro “ferma intenzione... intentare ogni azione, coinvolgere l’Associazione nazionale piccoli comuni italiani ed anche gli altri Comuni limitrofi parimenti interessati per predisporre un’azione congiunta finalizzata a scongiurare l’iniziativa” dell’azienda. Fonti interne a Poste italiane, consultate da “Vaccari news”, sostengono che probabilmente la questione verrà riaffrontata nei prossimi tempi.
La provincia contro Cuneo
05 Ott 2010 13:23 - NEWS FROM ITALY
Tre centri, Bastia Mondovì, Clavesana e Piozzo, si oppongono al piano di riorganizzazione proposto dalla società