Abitare in una Regione a statuto speciale può dare vantaggi, e le rinnovate domande di referendum per le modifiche territoriali (l’ultima, del Bellunese verso il Trentino-Alto Adige) ne sono una prova. Vantaggi che però non si estendono al servizio postale. Dopo il Friuli-Venezia Giulia, pure la Valle d’Aosta segnala difficoltà. Da diversi giorni -denuncia la Federconsumatori- gli abitanti di alcuni comuni “hanno cominciato a lamentarsi del notevole ritardo che, dalla metà del mese di dicembre 2010, subisce la distribuzione della corrispondenza”. In alcuni centri, “addirittura, gli utenti devono recarsi di persona presso gli uffici postali per ritirare la loro posta, creando notevoli disagi soprattutto al personale di sportello che viene distolto dalle sue normali mansioni. Questa situazione è ormai diventata insostenibile per gli utenti che non possono continuare a subire le ricadute negative che i processi di riorganizzazione di Poste italiane stanno generando”. Secondo Federconsumatori, “i processi di riorganizzazione di una azienda devono portare beneficio non solo alle casse aziendali ma soprattutto alla clientela che si vuole servire che, a oggi, ad anno appena iniziato, ha visto crescere solo disagi e disservizi”. L’Unità d’Italia è anche in questi ultimi: immancabilmente, dopo brindisi e cenoni, sulla stampa locale fioccano un po’ dappertutto le lamentele per i ritardi nelle consegne. Oggi -viene replicato da Poste- ci sarà un incontro tra azienda e organizzazioni sindacali, “ed in quella sede si forniranno le risposte del caso”.
Di speciale rimane lo statuto, non il servizio
13 Gen 2011 01:32 - NEWS FROM ITALY
Inconvenienti anche in Valle d’Aosta, dove gli utenti -dice la Federconsumatori- sono costretti a recarsi agli sportelli per avere quanto loro destinato