Meno pagine, complessivamente 48 sempre a colori, per le ragioni economiche che hanno causato la diminuzione dei sostegni pubblicitari. Ma resta confermato l’inserto sulla “Sintesi storica della filatelia siciliana dal secondo dopoguerra ad oggi”, questa volta dedicato al periodo 1962-1975. E poi il ritorno tra i collaboratori attivi, “libero adesso dagli impegni letterari ed editoriali degli ultimi mesi”, di Nino Aquila.
Sono queste le principali novità del ventunesimo numero di “Sicil-post magazine”, edito dall’Associazione nazionale di storia postale siciliana e in vendita a 25,00 euro.
Il presidente onorario dell’Unione filatelica siciliana si occupa dei saggi di Giovanni Ficarotta ideati dopo l’arrivo nell’isola dei Mille, mentre Giovanni Digrandi si concentra sulle attività tra il Settecento e il 1859 dell’officina di posta ad Avola. Due i contributi di Francesco Lombardo, relativi alle corse da Palermo a Noto e da Palermo a Messina tra 1859 e 1860.
I restanti articoli riguardano temi più recenti. Così, Franco Napoli racconta dei prigionieri e degli internati austro-ungarici condotti in Sicilia durante la Grande guerra, Giulio Santoro delle tassazioni Amgot e Andrea Amoroso di Domenico Agusta, figlio del fondatore dell’omonima azienda aeronautica.
Il semestrale, diretto da Vincenzo Fardella de Quernfort, si completa con le rubriche.